Hai mai sentito parlare delle case Walser? Si tratta di un tipo di costruzione storica e antica, che ha notevole fascino ancora oggi.
Mettersi alla scoperta di nuovi stili architettonici, specialmente se diversi rispetto a quelli a cui siamo abituati, può esere davvero interessante e può essere un’occasione da non lasciarsi scappare. A volte agire in questo modo può essere un ottimo spunto per rinnovare la propria casa e inserire elementi a cui in un primo momento non si era pensato, ma può essere allo stesso tempo un modo per arricchire la propria cultura anche da parte di chi non è un addetto ai lavori.
Non è detto quindi che tutti sappiano cosa sono le case Walser, c’è chi potrebbe non averne sentito mai parlare, sicuramente si tratta di qualcosa di notevolmente diverso rispetto alla modernità di oggi, ma può essere motivo di ispirazione per andarle a vedere da vicino quando si ha una giornata libera.
Case Walser: quali sono le origini
Le case Walser prendono il nome dalla popolazione che le ha abitate, i Walser appunto, popolazioni di lingua tedesca che vivevano nei pressi del Monte Rosa e che erano con ogni probabilità originari dell’Alto Vallese (Svizzera). Ben presto, a partire dal XIII secolo, hanno poi avuto modo di diffondersi nel Tirolo, arrivando al massimo del loro numero nel XIX secolo, oggi invece sono davvero in pochissimi.
Gran parte del loro sostentamento era basato sull’allevamento di bestiame e sull’agricoltura, oggi alcuni turisti non mancano mai di voler conoscere da vicino quella realtà, Le loro abitazioni non potevano quindi che riflettere al meglio le loro giornate, era inevitabile per loro sfruttare al meglio quello che la montagna poteva offrire e dover convivere con il freddo, che nel corso dell’inverno era davvero pungente.
Una casa per essere adatta a questo doveva essere quindi in grado di proteggerli dal freddo e avere spazi, non solo per tutti i componenti della famiglia, ma anche per svolgere le attività per loro improtanti. Tra queste c’era la produzione d formaggi, la tessitura della canapa e la produzione dei vestiti per la famiglia.
Le caratteritiche principali
Le case Waserl per essere definite tale devono presentare alcune caratteristiche ben precise, che non dovrebbero mancare:
- presenza nello stesso edificio delle funzioni abitative e di ricovero degli animali;
- maggiore prevalenza del legno rispetto alla pietra;
- presenza di logge su uno o più lati dell’edificio, utilizzate come spazio per l’essiccamento della
segale, della canapa e di altre produzioni.
Chi desidea vederle da vicino, così da appurare in prima persona come sono fatte può andare nell’attuale Ornavasso e nella sua frazione di Migiandone, in Valle Anzasca a Macugnaga. Altre costruzioni di questo tipo sono poi presenti in Val Formazza e in Valle Antigorio.
Come si costruiscono
E’ necessario seguire una procedura ben precisaa per poter realizzare una serie di case Walser, che è bene conoscere.
Si parte dal basamento in pietra, che dovrebbe essere di forma quadrata e che rappresenta un vero fulcro di tutto l’edificio. Questo serve infatti da base per il resto dello stabile in legno, e prevede alcuni locali: al piano terreno la stalla (dan goade) e la cantina (kruatu o chéller); al primo piano la cucina detta “z’hous”, che è anche il luogo di lavorazione dei latticini. Altro elemento imprescindibile è il soggiorno, che aveva una funzione del tutto simile a quella che diamo noi a questa stanza, essendo l’ambiente in cui ci si deve ritrovare, per questo è importante che garantisca calore ai presenti, in maniera materiale e non solo. Questo viene posizionato sopra la stalla e presenta al suo interno una stufa o un fornetto in pietra.
La parte superiore delle case Walser deve essere invece in legno, preferibilmente il larice per le travi e l’abete per i tavoli. Qui viene collocato il fienile, dove era necessario anche ricavare uno spazio ad hoc per riporre i cereali e gli alimenti, da utilizzare quando il maltempo impediva di uscire.