utensili da cucina

Molti non lo sanno, ma ci sono cinque utensili da cucina che praticamente tutti usano, ma che andrebbero eliminati all’istante. Ecco quali sono. 

Ognuno di noi nella gestione delle attività di casa può avere delle abitudini consolidate che tende a portare avanti, magari anche da anni, per questo non si pone minimamente il problema di pensare che non siano corrette. E invece non è detto che sia così. Anzi, questo vale a maggior ragione quando siamo a contatto con gli alimenti che mangiamo, non solo cercando di scegliere ingredienti di qualità, ma anche cercando di maneggiarli con cura, così da preservare la salute di tutti.

E’ proprio per questo che sarebbe bene bandire, o almeno ridurre l’uso, di cinque utensili da cucina che per alcuni rientrano nella normalità, anche se non dovrebbero essere considerati così igienici.

Utensili da cucina e non solo: occhio all’igiene

Preservare l’igiene dovrebbe essere l’obiettivo numero uno in ogni ambiente, a maggior ragione se si sta preparando quello che poi finirà sulla nostra tavola. Niente in questo senso deve essere dato per scontato, a partire da un’azione semplice che ci viene insegnata fin da bambini ma che spesso tendiamo a dimenticare, magari perché presi dalla fretta, ovvero lavare le mani, non solo prima di mangiare, ma anche prima di mettersi a cucinare.

A questo si aggiunge qualcosa che può sembrare ovvio, ma che forse non lo è, ovvero la pulizia periodica e costante del piano da lavoro, oltre a evitare di acquistare troppo cibo, così da evitare sprechi. C’è però un altro aspetto che è determinante sottolineare e che riguarda un’attenzione maggiore che si dovrebbe riservare agli utensili da cucina, sfruttati per le varie operazioni che si fanno in questo locale, alcuni di questi sono davvero nocivi, per questo andrebbero eliminati all’istante. La lista potrebbe sorprendere alcuni.

Utensili in alluminio

E’ raro trovare qualcuno che non abbia utensili da cucina in alluminio, molti li usano praticamente ogni giorno, ma non è una scelta corretta. Questo accade proprio per le caratteristiche di questo materiale, in grado di scatenare reazioni nocive soprattutto quando entra in contatto con i cibi acidi, in quel caso arriva a rilasciare particelle che sono dannose per la salute.

ll Ministero della Salute invita per questo a non utilizzare pentole in alluminio con alimenti salati, in modo tale da non andare incontro a interazioni pericolose. Se necessario, questo può essere sfruttato solo per poco tempo e in condizioni di bassa umidità. I rischi possono poi essere maggiori se gli accessori presentano graffi o segni di usura, a quel punto è meglio bandirli del tutto.

Coltelli non affilati

Si tende a pensare che non siano un grande problema, ma che al massimo possano essere meno precisi nel taglio, invece è bene smentire questa teoria. Innanzitutto se presenta una piccola ammaccatura è necessario metterci più forza, ma questo aumenta il rischio di tagliarsi, anche involontariamente.

A livello generale è sempre meglio tenerli affilati, non solo perché sono più precisi, ma soprattutto perché permettono di preparare i piatti senza alcuna imprecisione, rendendoli anche più belli sul piano estetico. Una smussatura potrebbe inoltre portare a un taglio nel punto sbagliato, arrivando così a sprecare cibo. Del resto, affilarli periodicamente ha un costo accessibile, ma a tutto beneficio di chi opera in cucina e di chi consumerà quello che prepariamo.

Utensili in plastica

Gli utensili da cucina in plastica, specialmente se neri, sono assolutamente da eliminare, nonostante siano diffusi e apprezzati perché pratici e leggeri. In realtà, sono davvero nocivi, come evidenziato da uno studio sulle plastiche nere usate per la produzione di vari oggetti pubblicato sulla rivista internazionale ‘Chemosphere’ e condotta dall’Amsterdam Institute for Life and Environment e dal gruppo per la difesa ambientale Toxic-Free.

Questi oggetti possono essere spesso contaminati e possono arrivare a rilasciare sostanze chimiche pericolose, soprattutto quando sono a contatto con il calore. Se proprio non si riesce a usare qualcosa di alternativo alla plastica, sarebbe bene preferire quella di qualità, meglio ancora se si punta su un altro tipo di materiale.

Cucchiai e taglieri in legno

Il legno non può essere considerato un materiale del tutto igienico, non a caso non può essere usato nelle cucine professionali. Essenso poroso, assorbe naturalmente l’acqua, cosa che può facilitare la diffusione dei batteri, che finiscono per posizionarsi soprattutto nelle fessure, dove possono restare a lungo.

Le nonne che usavano un tempo il cucchiaio in legno hanno quindi sempre commesso un errore, stessa cosa evidentemente anche per il tagliere. Anzi, in quest’ultimo caso sarebbe importante averne uno per ogni uso, quindi ad esempio uno per il pane, uno per i salumi, uno per la carne, e così via. Pulire i componenti in legno può essere difficile, aumenta così la possibilità di andare incontro a una contaminazione alimentare.

Cucchiai e spatole con componenti in silicone

Anche in questo caso la differenza la fa la qualità, per questo è bene evitare componenti che costano poco solo perché si punta al ripsarmio. Accessori che hanno parti in silicone che già alla vista appare poco durevole andrebbero banditi perché capaci di rilasciare sostanze tossiche.

Di Ilaria Macchi

Laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano, sotto il segno della Bilancia, da sempre appassionata di giornalismo e comunicazione a 360 gradi. Mi piace scrivere di tutto, amo lo sport, e il calcio in modo particolare, oltre a moda e Tv.