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E’ bene smentire un importante luogo comune, non è il bollitore l’elettrodomestico che consuma tantissimo, ecco di quale si tratta.

Capire quali siano gli oggetti che utilizziamo quotidianamente o quasi che consumano più elettricità e incidono maggiormente sull’importo che ci troviamo in bolletta può essere certamente determinante. In un periodo come quello che stiamo vivendo, infatti, tutti si ritrovano costretti a fare anche dei piccoli sacrifici per ridurre le spese, se questo è possibile senza modificare troppo il proprio modo di agire non può che essere un vantaggio.

In casi simili diventa però fondamentale smentire anche molti luoghi comuni, così da muoversi in maniera più consapevole. Fino ad ora tanti erano convinti che fosse il bollitore elettrico lo strumento “incriminato”, la realtà è però ben diversa, la responsabilità è da addebitare a un piccolo elettrodomestico che per molti è probabilmente insospettabile, ma che è diventato sempre più utile.

Il piccolo elettrodomestico e i suoi consumi elevatissimi

Pensare di osservare nel dettaglio quali siano i consumi di ogni strumento presente in casa può essere eccessivo e portarci a essere maniacali nel modo di agire, ma non è certamente un male se questo può servire a ridurre le spese.

Ogni elettrodomestico può influire non poco sulla bolletta, ognuno in modo diverso, anche se alcuni in misura maggiore. Chi collega questo ad esempio al frigorifero, l’unico insieme al freezer che deve stare acceso 24 ore su 24 per conservare gli alimenti, deve ricredersi. La “colpa” più rilevante è da addebitare a qualcosa che molti apprezzano in cucina per le sue diverse funzionalità, ovvero la friggitrice ad aria.

Chi ha scelto nell’ultimo periodo di averne una lo ha fatto con ogni probabilità perché sa bene quanto sia utile a tanti scopi, basti pensare ad esempio alla possibilità di cucinare primi e secondi in modo più sano, ma anche allo scongelamento del pane. Il tutto in maniera rapida, più rispetto a quella prevista dal forno, anche se i consumi non sono così irrilevanti.

Un paragone difficile da reggere

A sorpresa, un elettrodomestico come la friggitrice ad aria, anche se usato per pochi minuti, può avere consumi elevatissimi, addirittura maggiori rispetto a qualcosa che invece teniamo acceso per diverse ore al giorno come la televisione. La sua potenza elettrica e i suoi cicli di riscaldamento raggiungono infatti livelli stellari pur di portare a termine le operazioni per pochi minuti, per questo un dispositivo così innovativo può arrivare a consumare oltre 1.500 W/h, mentre la televisione in genere non supera i 400-600. Insomma, una differenza davvero sostanziale.

friggitrice ad aria

Nonostante questo, c’è chi è disposto a sopportare questo inconveniente apprezzando le modalità di cottura di questo tipo di friggitrice (il termine è comunque improprio visto che i cibi non vengono fritti). Le ventole di cui è dotata sono fondamentali per fare in modo che porti a termine al meglio il suo lavoro, queste sono in grado di distribuire il calore all’interno ad alta velocità, così da cuocere tutto al meglio.

Le strategie per risparmiare

Chi ha imparato ad apprezzare le caratteristiche della friggitrice ad aria e adora usarla in cucina soprattutto perché può consentire di mangiare cibi croccanti ma senza frittura può stare tranquillo. E’ possibile infatti continuare a usare questo elettrodomestico, ma semplicemente adottare qualche piccolo stratagemma utile ad abbassare gli importi in bolletta. Vediamone alcuni.

Cuocere più cibi insieme. Alcuni modelli di friggitrice ad aria sono dotati di specifici divisori o doppi cestelli, perfetti per cuocere più cibi nello stesso momento, senza il rischio che ci sia una contaminazione di sapori. Si riesce così a ridurre i tempi di preparazione, ma allo stesso tempo anche i consumi in bolletta. Uno stratagemma perfetto per chi ad esempio torna a casa tardi la sera e non vuole stare a lungo ai fornelli.

Spegnere l’elettrodomestico poco prima della fine della cottura. Una volta appurato quale sia il tempo necessario per portare a termine una cottura, è possibile spegnere l’apparecchio un paio di minuti prima, specialmente se risulta già cotto. Questo consente di mantenere comunque il calore anche dopo questa fase e gestire così al meglio l’energia.

Evitare dosi troppo ridotte. La friggitrice può essere utile, ma è bene usarla quando è davvero necessario. Non ha molto senso accenderla appositamente per riscaldare qualcosa come un toast o una bistecca, in casi smili può essere molto meglio utilizzare il microonde o una padella, entrambi veloci ma con consumi più bassi.

Preparare sessioni diverse. Uno dei punti di forza della friggitrice ad aria è la possibilità di preparare piatti di vario genere, tutti con ottimi risultati. In un’ottica di risparmio sarebbe bene cuocerli in più riprese, in modo tale da preriscaldarla e diminuire i tempi di cottura.

Ma quanto ci costa davvero?

E’ possibile comuque avere un’idea ancora più precisa di quanto possa costarci davvero l’uso della friggitrice ad aria. Il consumo è misurato in watt (W) e rappresenta la quantità di energia elettrica necessaria per far funzionare l’apparecchio. La sua potenza in genere va da 800 e i 1500 watt, ma potrebbe variare a seconda del modello e della marca.

Si deve così tenere a mente una formula ben precisa per calcolarne i consumi: 

Consumo energetico = potenza (in W) x tempo di utilizzo (in ore)

Se si ha un modello con potenza da 1.200 W e la si utilizza per 30 minuti, il consumo energetico sarà di 0,48 kWh. A livello generale le friggitrici ad aria consumano tra 0,9 kWh e 1,5 kWh per ora di utilizzo, il costo effettivo dipenderà poi dal tipo di tariffa prevista con il proprio fornitore.

Di Ilaria Macchi

Laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano, sotto il segno della Bilancia, da sempre appassionata di giornalismo e comunicazione a 360 gradi. Mi piace scrivere di tutto, amo lo sport, e il calcio in modo particolare, oltre a moda e Tv.