Sai qual è il momento migliore in cui si dovrebbe annaffiare in estate il giardino, chi pensa che sia la notte deve ricredersi. Gli esperti non hano alcun dubbio.
Saper gestire al meglio il giardino, specialmente se ci sono piante e fiori di specie diverse, può non essere semplice se non si è dotati di quello che viene definito “pollice verde”. In realtà, non è detto sia necessario fare una grande fatica, specialmente se si è opportunamente informati su quanta sia l’acqua che può servire, anche semplicemente per garantire che l’erba non sia secca con il rischio che possa diradarsi e marcire.
La frequenza con cui annaffiare in estate può essere certamente differente rispetto al resto dell’anno, visto che le temperature sono più elevate e la pioggia può cadere più raramente un po’ in ogni zona del nostro Paese. Chiarire questo aspetto risulta essere fondamentale se si vuole ottenere un buon risultato, anzi con ogni probabilità molti potrebbero avere sbagliato fino ad ora.
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Annaffiare in estate: i momenti da evitare assolutamente
Quando fa caldo è certamente necessario osservare una serie di accortezze nella nostra quotidianità, soprattutto quando le temperature raggiungono livelli elevati e difficili da sopportare per chiunque. È quindi naturale pensare che sia necessaria maggiore cautela anche per la gestione del nostro giardino, puntando ad annaffiare in estate nel momento più adeguato se davvero si vuole garantire a ogni specie un beneficio migliore.
Spesso abbiamo sentito dire quanto sia la notte, o almeno la sera, la fase più accezzata, ma dobbiamo smentire questo luogo comune. In questa stagione quelli sono proprio gli orari peggiori, l’erba resta infatti umida in maniera adeguata più a lungo risultando facile preda di malattie fungine. Da evitare anche l’irrigazione nelle ore più calde, quando è facile si vada incontro a una perdita per evaporazione, con il rischio concreto di sprecare acqua inutilmente.
A questo punto non resta quindi che rispondere a una domanda che può essere di interesse comune, ovvero quando è meglio annaffiare d’estate?
Le ore migliori della giornata
Il periodo dell’anno in cui ci si trova comporta una gestione diversa di giardino e prato in generale. A livello generale sarebbe bene annaffiare in estate alla mattina presto, una o due ore dopo l’alba (a meno che la stagione non sia più piovosa, per questo la siccità può essere minore).
Questi sono i momenti della giornata in cui la temperatura è meno elevata, rispetto a quanto accadrà poche ore dopo, per questo l’acqua riuscirà a penetrare nel suolo in maniera più semplice, evitando che questo resti secco. Inevitabilmente, con il trascorrere delle ore la colonnina di mercurio raggiungerà livelli più elevati, permettendo che le foglie possano asciugarsi spontaneamente.
La frequenza è importante
Una volta acclarato quale sia il momento migliore della giornata in cui annaffiare in estate, sarebbe bene cercare di capire anche ogni quanto sia bene farlo per far sì che tutto si mantenga nel modo migliore. Certamente non è un bene dare poca acqua, ma nemmeno eccedere, per questo è importante capire cosa fare per non sbagliare.
A differenza di quanto molti potrebbero pensare agire troppo spesso è un errorre e può rivelarsi deleterio, anzi a volte si possono fare delle pause tra un’irrigazione e l’altra che possono durare qualche giorno (mai andare oltre i quattro-cinque).
Anzi, è bene chiarire un aspetto su cui tutti i giardinieri sono concordi: lasciare, ovviamente per un periodo breve, il prato asciutto può essere uno stimolo per la nuova crescita, questo spinge le radici a svilupparsi cercando acqua nel terreno, così che anche le piante possano diventare pi grandi. Solo se le temperature sono elevate (costantemente sopra i 30 gradi) e non si registrano piogge si deve bagnare ogni giorno.
Per quanto riguarda la quantità, sarebbe utile tenere a mente un parametro che può andare sempre bene: 4/5 litri di acqua al metro quadrato al giorno, avendo cura di aumentare se si nota che il caldo si sta facendo sentire in modo pesante e c’è vento, queste condizioni portano a un maggiore rischio di disidratazione.