come pulire un muro ruvido

I muri ruvidi, come quelli realizzati in intonaco grezzo, cemento decorativo o con effetto spatolato, aggiungono carattere e profondità agli ambienti. Tuttavia, la loro texture irregolare tende a trattenere più polvere, sporco e, in alcuni casi, anche muffa. Pulirli non è semplice come passare un panno umido: serve una strategia mirata per evitare danni alla superficie e ottenere un risultato davvero efficace.

Che si tratti di una parete interna o esterna, pulire correttamente un muro ruvido aiuta a preservarne la bellezza nel tempo e a mantenere salubre l’ambiente.

Quali strumenti usare per pulire un muro ruvido?

Gli strumenti giusti fanno la differenza. Prima di iniziare, procurati:

  • Una spazzola a setole morbide o medie
  • Un aspirapolvere con bocchetta a pennello
  • Uno spruzzino con detergente neutro o specifico
  • Panni in microfibra o spugne non abrasive
  • Guanti e occhiali protettivi, se usi prodotti chimici

Per pareti molto ampie o per uso esterno, può essere utile anche un idrogetto regolabile, purché si utilizzi a bassa pressione per non danneggiare la superficie.

Come togliere la polvere da un muro ruvido?

Inizia con l’aspirazione

Il primo passaggio è eliminare la polvere. Usa un aspirapolvere con spazzola morbida per rimuovere lo strato superficiale. Passa con delicatezza su tutta la superficie, insistendo sulle zone più sporche o dove si accumula la polvere (angoli, battiscopa, vicinanze di mobili).

Passa alla spazzolatura manuale

Dopo l’aspirazione, spazzola a secco la parete con una spazzola a setole morbide. Questo passaggio è fondamentale soprattutto per superfici grezze, come quelle trattate con effetto cemento o calce spatolata.

Come agire contro lo sporco ostinato?

Se sulla parete ci sono macchie visibili (ditate, schizzi, fumo), prepara una soluzione con:

  • 1 litro d’acqua tiepida
  • 2 cucchiai di sapone di Marsiglia liquido
  • (opzionale) qualche goccia di olio essenziale di tea tree

Spruzza la soluzione su una zona di prova, aspetta qualche minuto, quindi tampona con una spugna umida. Non strofinare troppo, per evitare di rovinare la texture.

Per le pareti esterne o particolarmente sporche si può usare anche aceto bianco diluito, ma attenzione: su superfici porose o colorate potrebbe alterare le tonalità.

Come pulire un muro ruvido con muffa?

Attenzione alla muffa: agire subito è fondamentale

Se noti aloni neri o verdastri, potresti avere a che fare con la muffa. In tal caso, la pulizia non è solo estetica, ma anche sanitaria.

Evita il fai da te aggressivo

Non utilizzare candeggina pura o prodotti abrasivi direttamente su un muro ruvido: potrebbero danneggiare la superficie o peggiorare la situazione. Meglio optare per prodotti specifici per pareti interne, possibilmente traspiranti.

Posso lavare un muro ruvido esterno con l’idropulitrice?

Sì, ma con le dovute precauzioni. Utilizza una pressione bassa o media, mantenendo una distanza di almeno 30 cm. L’ideale è testare in una zona poco visibile prima di procedere su tutta la superficie. Per pareti verniciate o trattate, evita l’idropulitrice e opta per lavaggi a mano.

Cosa fare in caso di crepe o danni durante la pulizia?

Durante la pulizia potresti notare piccole crepe o imperfezioni. In questi casi, è utile ripararle il prima possibile, prima che peggiorino.

Ricorda che una parete ruvida, per sua natura, nasconde meglio le imperfezioni rispetto a una liscia, ma questo non significa trascurarla: una piccola crepa può diventare un problema serio se lasciata irrisolta.

Quali sono gli errori da evitare?

  • Usare spugne abrasive: possono levigare la superficie e alterarne la texture
  • Applicare troppa acqua: le superfici porose possono assorbirla e generare muffe
  • Strofinare con forza: potrebbe causare il distacco dell’intonaco
  • Usare detergenti non testati: rischi reazioni chimiche con la pittura o il materiale sottostante

Ogni quanto va pulita una parete ruvida?

Dipende dalla posizione e dall’uso dello spazio. In generale:

  • Interni: almeno 1-2 volte l’anno (più spesso in ambienti come cucina o bagno)
  • Esterni: ogni 6-12 mesi, o dopo eventi climatici intensi (pioggia, vento, smog)

Una manutenzione costante, leggera ma regolare, è il modo migliore per preservare la parete nel tempo.