Riuscire a conservare il pellet avanzato dopo l’inverno è importante, se si riesce a mantenerlo asciutto sarà possibile utilizzarlo nella stagione successiva. Ecco come fare.
L’inverno è ormai alle spalle, per questo l’auspicio di molti è che il freddo sia destinato a tornare solo tra qualche mese, nonostante in diverse parti d’Italia si possa parlare di una primavera dalle temperature ancora relativamente basse. In attesa quindi di utilizzare condizionatori e ventilatori per trovare un po’ di refrigerio quando il caldo non ci sarà tregua, è necessario capire come ci si debba muovere con gli strumenti che abbiamo usato per riscaldare la casa.
È infatti importante sapere come si debba conservare il pellet, materiale che molti hanno nella propria abitazione se hanno una stufa ad hoc, scelta da molti perché in grado di regalare tepore in poco tempo e in ogni tipo di ambiente. A volte, infatti, può capitare di averne acquistato più del necessario o di non essere riusciti a usarlo tutto se ci sono state giornate in cui il gelo non si faceva sentire in modo così pesante. Vediamo quindi alcuni trucchi che possono essere provvidenziali.
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Conservare il pellet per usarlo l’anno successivo
Chi ha una stufa a pellet deve provvedere ad acquistare il materiale necessario per alimentarla, cercando di fare il possibile per non puntare solo al risparmio. Agire in questo modo permette al dispositivo di funzionare al massimo dell’efficienza, ma soprattutto di durare più a lungo. È consigliabile quindi puntare su un prodotto certificato, così da garantirsi sicurezza e un ambiente salubre, sia per chi vive in casa, sia per eventuali ospiti.
Fortunatamente è in grado di durare a lungo, a condizione ovviamente di essere mantenuto nel modo migliore, per questo è importante non commettere errori.
Occhio all’umidità
Se si vuole conservare il pellet nel modo migliore, così da poterlo utilizzare nuovamente l’inverno successivo è innanzitutto necessario evitare un luogo dove possa esserci umidità. La presenza di acqua nel legno porta infatti una parte dell’energia liberata durante la combustione generare uno spreco per far evaporare l’acqua. Più umidità è presente nel legno, più energia servirà alla sua evaporazione, per questo si avrà a disposizione una minore quantità di energia per produrre calore.
Non riuscire a evitarlo porterà ad avere materiale che non riuscirà a garantire il caldo necessario, sprecando così tempo e costi sostenuti per il suo acquisto. Questo è il motivo per cui i pellet vengono confezionati in sacchetti di plastica termosaldata. A quel punto a seconda dei casi si deve decidere se mantenerlo in un locale al chiuso o all’aperto.
Cosa fare in un locale al chiuso
Chi ha un’abitazione particolarmente grande potrebbe decidere di conservare il pellet in un apposito locale. È bene prediligere un luogo asciutto e non troppo esposto a correnti fredde, ma soprattutto mai lasciarlo sul pavimento. È quindi consigliabile dotarsi di appositi sacchi, che potranno essere posizionati su un tavolo o su un bancale di legno.
I sacchetti sono inoltre una soluzione ideale perché sono dotati di appositi forellini per favorire l’areazione, fenomeno che può però verificarsi solo se non c’è alcuna forma di umidità nelle vicinanze. Qualora si decidesse di posizionare il tutto vicino al muro, è consigliabile mettere sulla parete del polistirolo, che farà da isolante.
Come procedere se il locale è all’aperto
È possibile comunque se non ci sono alternative conservare il pellet anche all’aperto, magari se si un portico da adibire allo scopo, così da evitare che la legna possa essere bagnata dalla pioggia. In questo caso, però, il rischio umidità è maggiore, per questo è necessario proteggere con una cura ancora più forte il materiale.
È assolutamente raccomandabile ricoprire i sacchi con uno strato di isolante, se si ha lo spazio necessario si può ricorrere a un silos in metallo o a un serbatoio da interrare nel terreno.
Attenzione al sole
Pur avendo la necessità di tenere lontano il pellet dall’umidità, è un errore anche lasciarlo al sole, pensando che questo possa servire a fare evaporare l’acqua. Anzi, l’effetto che si ottiene in questi casi è addirittura peggiore.
Il contatto con i raggi UV può portare a un deterioramento veloce del sacco, a quel punto l’umidità entrerebbe comunque all’interno, rendendo meno utile il materiale per il riscaldamento.