Sei in cerca di una pianta che possa arricchire il tuo giardino, che sia bella da vedere e che abbia anche un buon profumo? Il gelsomino rampicante può essere un’ottima idea.
Arricchire il proprio giardino con fiori che siano belli da vedere e che suscitino ammirazione anche da lontano può essere importante per tutti, può essere il segno di come le scelte fatte siano corrette. A maggior ragione si può puntare su qualcosa che non è così semplice trovare altrove, così da valorizzare al meglio i propri spazi.
Tra le proposte che possono essere prese in considerazione per chi punta sull’originalità c’è il gelsomino rampicante, una specie apprezzata soprattutto da chi ama le piante rampicanti che ha il vantaggio di essere sempreverde. Si può gestire senza grosse difficoltà in ogni zona d’Italia, a eccezione dell’alta montagna, dove possono emergere problemi a causa delle temperature rigide che si registrano in inverno.
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Gelsomino rampicante: le caratteristiche distintive
Il gelsomino rampicante è un arbusto rampicante che fa parte della famiglia delle Apocinacee, la stessa della Pervinca e dell’Oleandro. E’ caratterizzato da rami lunghi e sottili e da foglie spesse, di forma ovale e lucida. I suoi fiori sono piccoli e bianchi, pronti a sbocciare in grande quantità in primavera e in grado di emanare un profumo davvero piacevole.
La sua capacità di essere rampicante lo rende adatto soprattutto per balconi, siepi, pareti che si vogliono rendere fiorite e pergolati. Questa particolare pianta è riconosciuta a livello scientifico con diversi nomi, quelli di Trachelospermum jasminoides, rincospermo, gelsomino sempreverde o falso gelsomino.
Si deve quindi distinguere tra questo e quello che viene definito gelsomino comune, facilmente riconoscibile per i suoi fiori a cinque petali che si dipartono dal calice con una disposizione a girandola. I fiori del gelsomino rampicante, invece, si sviluppano creando una forma a stella.
I periodi migliori per la fioritura
Il perodo di massima fioritura del gelsomino rampicante è previsto tra il clou della primavera e l’inizio dell’estate, quindi da aprile a luglio. Tra gli aspetti che possono spingere a sceglierlo per il proprio giardino c’è la facilità di gestione, cosa che lo rende adatto anche a chi non ha grande manualità o ha poco tempo da dedicare alle aree verdi di casa.
E’ comunque necessario bagnarlo con regolarità, anche ogni giorno, soprattutto in estate, quando si nota che il terreno è asciutto. Non si tratta comunque di una specie che può soffrire particoarmente quando è all’asciutto, ma è comunque bene che questa fase non possa durare troppo a lungo.
Come gestirlo
Una volta conclusa la stagione della fioritura, sarebbe consigliabile togliere i fiori secchi e accorciare i rami, in modo tale da rendere la pianta pronta per la successiva primavera, quando tornerà a crescere.
E’ bene però prestare attenzione alla fase in cui si decide di tagliare i rami, si deve fare il possibile per non eliminare quelli più importanti, altrimenti i danni saranno irreparabili. Poco prima della primavera è bene inoltre ricordaarsi di dedicare del tempo alla concimazione, privilegiando fertilizzanti liquidi che possono essere considerati più adatti. .
Non solo siepe: come coltivare il gelsomino rampicante in vaso
Le sue caratteristiche spingono, come detto, in maniera naturale a sfruttare questa pianta come una siepe, bella da vedere per i fiori che possono formarsi. In genere è bene mantenere una distanza di circa 80-100 centimetri tra l’una e l’alta, così da garantire lo spazio quando inizierà a fiorire. Si deve poi procedere legando i rami con dei nastri, utili per rendere tutto dritto e lineare. Questo permetterà ai vari tralci di unirsi da solo in maniera naturale.
Chi invece vuole qualcosa che non sia troppo grande perché ne apprezza fiori e profumi potrebbe tenere il gelsomino rampicante in vaso, anche sul balcone. Si può consentire che si irraggi sulla ringhiera, avendo cura di bagnare con regolarità. Evitare che il terriccio resti arido è determinante, a lungo andare potrebbe generare problemi irreversibili alle radici.