oleandro

Tanti amano avere in giardino l’oleandro per i suoi bellissimi fiori, è bene però imparare a gestirlo al meglio se si vuole che crescano fino alla fine dell’estate. 

Chi ha una casa dotata di uno spazio verde desidera sistemarlo secondo i propri gusti, ma se si vuole davvero renderlo più bello non si può non puntare su piante che siano in grado di emettere fiori. Tra quelle più amate c’è l’oleandro, un arbusto sempreverde particolarmente diffuso, che si adatta facilmente al clima di ogni parte del nostro Paese e amato anche perché particolarmente resistente, per questo può essere gestito anche da chi non ha molto tempo libero o non ha il cosiddetto pollice verde.

Si tratta di una specie che può essere apprezzata anche per la sua versatilità, non a caso può essere tenuto in vaso, magari da mettere in un davanzale, ma anche su balconi o direttamente in giardino, dove può arrivare addirittura a raggiungere un’altezza di cinque metri.

Oleandro: caratteristiche di una delle piante più amate

L’oleandro, conosciuto anche con il nome di Nerium oleander o lauro rosa, viene apprezzata per i fiori grandi che riesce a emettere e che possono continuare a crescere anche per tutta l’estate. Non ha infatti grande difficoltà anche ad adattarsi ai climi particolarmente caldi che ci sono ormai da anni nel nostro Paese.

Riconoscerlo anche per i non addetti ai lavori non è difficile. Si distingue per le foglie con lamina molto coriacea, lunghe fino a 15 centimetri, con fiori riuniti in infiorescenze, di colore rosa o bianco, con corolla a tubo stretto terminante in cinque lobi, grandi e vistosi con corolle rosa, rosse o biancastre.

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oleandro pianta
L’oleandro può rendere più bello il tuo giardino

Cosa fare per farlo crescere al meglio

Pur trattandosi di una pianta che si adatta facilmente al nostro clima, è importante seguire alcune piccole accortezze se si vuole che l’oleandro possa fiorire fino alla fine dell’estate. Quando si è a metà primavera, quindi presumibilmente tra aprile e maggio, è bene potarlo, tagliando i rami che risultano essere eccessivamente lunghi, così da consentire che possa allargarsi senza grandi difficoltà.

Se si decide di tenerlo in vaso è bene bagnarlo con regolarità almeno tre volte a settimana, òlma soprattutto nei periodi caldi. L’Oleandro in inverno richiede invece meno attenzioni, può essere sufficiente farlo una volta al mese, cercando comunque di tenerlo riparato se si vive in una zona in cui la temperatura può crollare spesso sotto lo zero. Qualora invece si dovesse decidere di metterlo in giardino così da permettergli di diventare più alto, non è necessario essere troppo costanti con l’irrigazione, non si registrano grandi sofferenze se dovessero esserci lunghe fasi di siccità.

Quando fare la concimazione

Se si vuole che l’oleandro possa crescere al meglio è importante non dimenticarsi di fare la concimazione, che dovrebbe avvenire da aprile a settembre ogni 12-15 giorni e da ottobre a marzo ogni 30 giorni. Non è necessario eccedere con le dosi, anzi in linea di massima è molto meglio averne una quantità mnima piuttosto che in abbondanza.

Mai dimenticarsi prima di procedere di rendere umido il terriccio.

Oleandro in vaso: come coltivarlo

Pur essendo una soluzione meno diffusa, sono tante le persone che scelgono di avere l’oleandro in vaso, in genere perché apprezzano questo fiore e desiderano averlo sempre vicino. In casi simili sarebbe bene puntare su un contenitore relativamente grande, così da non dover effettuare alcuno spostamento man mano che riuscirà a crescere.

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oleandro in vaso
L’oleandro può essere tenuto anche in vaso

E’ inoltre fondamentale che sia bagnato con regolarità, verificando che il substrato sia drenato, oltre ad avere una cadenza periodica con la fertilizzazione.

Di Ilaria Macchi

Laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano, sotto il segno della Bilancia, da sempre appassionata di giornalismo e comunicazione a 360 gradi. Mi piace scrivere di tutto, amo lo sport, e il calcio in modo particolare, oltre a moda e Tv.