Esistono delle piante pericolose per gatti, sapere di quali si tratta può davvero salvare loro la vita, cosa fondamentale per chi li ama.
Condividere la propria quotidianità con un animale può essere davvero bellissimo e può aiutare a riempire la vita, arrivando a stringere un rapporto che può diventare simbiotico. Considerarli parte della propria famiglia è più che naturale, al punto tale che sono in tantissimi a progettare le vacanze scegliendo posti dove si sa possano essere accolti o comunque accordandosi con qualcuno che possa gestirli in nostra assenza. L’attenzione nei loro confronti deve essere comunque massima, anche nelle piccole cose, per questo è bene sapere quali siano le piante da interno pericolose per i gatti, a cui loro possono avvicinarsi per curiosità, ma che possono fare loro male anche solo se dovessero sgranocchiare una parte di un fiore o di una foglia.
Questo potrà inevitabilmente spingere a fare qualche rinuncia se tra queste rientrano delle specie che possono piacere, ma sarà qualcosa che si fa volentieri pur di far star bene i nostri mici.
Piante pericolose per gatti: conoscerle è importante
Chi ama gli animali desidera ovviamente che stiano sempre bene e fa il possibile per curarli nel modo migliore, non solo sottoponendoli a controlli costanti, ma anche con un’attenzione alle piccole cose. Questo passa ovviamente dalla scelta dei cibi, puntando su qualcosa che si di qualità e con ingredienti loro adatti, ma anche con un controllo ad altri aspetti che rigurdano la nostra abitazione. È anche per questo che è importante essere a conoscenza di quali siano le piante pericolose per i gatti, che sarebbe quindi bene non tenere in punti a cui loro possono avvicinarsi in maniera facile.
I rischi possono essere tanti e diversi a seconda della specie, ma sono maggiori rispetto a quello che potrebbe accadere con i cani, visto che i felini hanno la capacità di arrampicarsi facilmente e quindi di accedere anche a punti collocati in alto. Il pericolo può essere quindi concreto, per questo sarebbe ideale rinunciare ad avere all’interno del proprio appuntamento quelle che rientrano nell’elenco “incriminato” sulla base dei consigli che possono arrivare dai veterinari.
Alcune possono causare solo lievi disagi, in altri casi invece si può addirittura andare incontro alla morte, non può quindi che essere fondamentale una corretta informazione.
L’elenco completo
Nella lista delle piante pericolose per i gatti possiamo citare un fiore amatissimo da tante persone, che potrebbero amare tenere in casa, ma che sarebbe bene dimenticare per il bene degli animali. Il riferimento è ai gigli, che possono portare all’insufficienza renale, problema che modifica radicalmente la loro quotidianità, ma nei casi più gravi anche alla morte se ingeriti in quantità maggiore.
A loro possiamo aggiungerne diverse altre, quali:
– Kalanchoe;
– Narcisi;
– Mughetti;
– Azalee;
– Spathiphyllum (giglio della pace);
– Giacinti;
– Ciclamini;
– Margherite;
– Dieffenbachia;
– Timo Spagnolo;
– Edera inglese;
– Vischio o Stella di Natale;
– Semi di ricino;
– Crisantemi;
– Tulipani;
– Cycas (palme da sago)
Non si tratta purtroppo, è bene precisarlo, di un elenco completo, ma stilato sulla base delle indicazioni del Ministero della Salute, che ha tenuto presenti quali siano le tipologie più diffuse, così da dare un ammonimento il più possibile dettagliato, invitando tutti a prestare la massima attenzione.
Le prime azioni da fare
Una volta compreso quali siano le piante da appartamento velenose per gatti, è bene capire quali siano le prime azioni da fare se si ha una di queste in casa e si pensa che il micio possa averne mangiucchiata almeno una piccola parte.
Si può certamente prendere contatto con il veterinario di fiducia o con un centro antiveleni, così da segnalare la situazione, compresi eventuali sintomi che possono manifestarsi subito e capire se ci siano delle azioni che si può fare a casa. A quel punto sarà il medico a valutare se sia necessaria una visita o un intervento più approfondito. In alcuni casi, può bastare davvero poco per peggiorare la situazione, per questo il consiglio di un esperto risulta provvidenziale.
Se ci si dovrà poi recare in clinica, sarebbe utile inoltre portare con sé una piccola parte della pianta “incriminata”, così da analizzare il quadro clinico con maggiore precisione.
I sintomi possibili
A volte l’ingestione delle piante pericolose per i gatti potrebbe avvenire in nostra assenza o comunque in un momento in cui non stavamo del tutto vigilando su quanto stava accadendo. Cercare di comprendere cosa possa essere accaduto così da agire in maniera oculata non può che essere fondamentale, si devono quindi comprendere quali siano i sintomi che possono essere ascritti a questo tipo di problemi.
I sospetti possono nascere in caso di vomito, aumento della salivazione, disturbi agli occhi (lacrimazione eccessiva o arrossamento), diarrea, problemi cardiaci (tachicardia) e spossatezza. Non si deve perdere la calma, ma gestire la situazione tempestivamente resta cruciale.