L’estate può essere una stagione in cui è possibile potare il gelsomino, a condizione però di eseguire l’operazione secondo alcune accortezze.
Avere in giardino piante e fiori che siano belli da vedere piace a tutti, ma esistono certamente alcune specie che possono essere più belle e più diffuse di altre. E’ il caso del gelsomino, che è disponibile anche nella sua versione rampicante che lo rende adatto su muri e pergolati, ma che deve essere gestito nel modo migliore se si vuole che cresca in modo rigoglioso.
Particolarmente importante è il momento in cui si effettua la potatura, operazione che deve essere eseguita secondo tempistiche e modalità ben precise. In genere la primavera è la fase più indicata, ma è possibile comunque farlo anche in estate, prestando attenzione a non compromettere la fioritura.
Cosa scoprirai
Potare il gelsomino in estate: il periodo migliore
Si tende spesso a pensare che la primavera sia la fase più adatta per potare una pianta, cosa che può essere in genere vera, ma nel caso del gelsomino non si commette un errore se si vuole attendere l’estate. Chi opta per questa soluzione dovrebbe tenere presente di non poter agire nell’arco di tutta la stagione, la fase più adatta tra la fine di agosto e la fine di settembre, solo in questo modo non si impedirà che la fioritura possa essere rigogliosa.
A livello generale è comunque bene verificare quali siano le temperature in quel periodo, se le giornate sono ancora caldissime sarebbe meglio evitare, queste condizioni meteo finirebbero solo per stressare la pianta. Agire sulla base della situazione che si osserva è quindi ideale.
Come potare il gelsomino
Chi non ha grande esperienza con la gestione delle varie piante potrebbe non sapere come agire quando deve potare il gelsomino e temere di fare danni che poi non è possibile riparare, preferendo quindi ricorrere a un professionista. Muoversi in autonomia non è impossibile, ma avendo cura di seguire alcune accortezze.
Innanzitutto è bene ricordare che non serve effettuare un lavoro drastico, ma innanzitutto eliminare fiori e foglie secche, in modo tale da rendere radici e rami pià forti e favorire una successiva fioritura. Si deve ovviamente prestare attenzione anche al tipo di forbici che si utilizzano, che devono essere ben affilate, m soprattutto sterilizzate, in caso contrario potrebbe esserci il rischio di farlo ammalare.
L’importanza della precisione
A meno che la pianta non abbia riscontrato problemi, non è necessario optare per una potatura drastica del gelsomino. Si deve agire con cautela puntando innanzitutto a sfoltire i rami che sono intrecciati tra loro, slo in questo modo si dà loro aria, garantendo lo spazio per la crescita di altri fiori.
E’ bene quindi innanzitutto puntare a tagliare i rami più lunghi, cercando di dare loro una direzione. Muoversi con calma, tagliando ramo per ramo, aiuta a non commettere errori e a non far sì di tagliare qualcosa che non dovrebbe essere tolto.
Come dare forza alla pianta
La potatura può rivelarsi importante non solo se effettuata nei tempi e nelle modalità giuste, ma anche se si presta attenzione alle condizioni in cui si trova il gelsomino. Non basta quindi controllare il calendario e agire per avere la garanzia di avere fatto la cosa giusta.
E’ infatti altrettanto fondamentale bagnarlo con regolarità, ben sapendo come sia importante che risulti sempre umido ma senza comunque eccedere nella quantità. Altrettanto utile può essere la concimazione, prediligendo un prodotto adatto per le piante in fiore, preferibilmente una volta al mese, da inizio primavera fino alla fine dell’estate.
Gelsomino potatura drastica: quando è necessaria?
L’idea di effettuare una potatura drastica potrebbe spaventare, non solo per l’effetto finale che si otterrà, ma soprattutto perché si può pensare possa essere indicata quando il gelsomino sta andando incontro a problemi. In realtà, almeno in questo caso non è detto che sia negativa, come è facile immaginare prevede la necessità di eliminare la maggior parte dei rami, lasciando solo quelli che si reputano più sani.
In questo caso bisognerebbe però effettuare questo compito in primavera, prima che ci sia la prima fioritura dell’anno, partendo dal basso ed eliminando tutto quello che risulta secco, per poi diminuire altezza e larghezza. Una volta concluso, si deve comunque dare ulteriore linfa a quanto rimasto attraverso l’uso di fertilizzanti.