È estremamente importante pulire la cappa in acciaio in modo corretto, se si riesce a farlo senza troppi sforzi non può che essere meglio. Ecco qual è il metodo ideale da seguire.
Vivere in un ambiente in cui sia garantito il massimo dell’igiene è certamente importante, anche se farlo con costanza può costare fatica. Ci sono però punti della casa in cui raggiungere l’obiettivo può risultare più impegnativo, al punto tale da decidere di lasciarli quasi involontariamente per ultimi o quasi. A volte, però, questo problema può essere risolto semplicemente adottando delle strategie a cui non tutti possono avere pensato ma che poi si rivelano congeniali, come quando si deve pulire la cappa in acciaio in cucina.
In casi simili agire nel modo migliore è fondamentale per evitare che il materiale possa rovinarsi e mostrare segni di usura ben prima del previsto, anche se forse tutto può essere più semplice di quanto si possa pensare.
Cosa scoprirai
Pulire la cappa in acciaio: perché è importante farlo
La cucina è certamente uno dei locali più importanti della casa, soprattutto per la presenza della maggior parte degli elettrodomestici che possono semplificare la nostra routine, oltre a essere il punto in cui si preparano pranzo e cena (alcuni se sono di fretta possono fermarsi a magiare qui). La presenza degli alimenti richiede quindi la necessità di garantire un locale con il massimo dell’igiene senza trascurare alcun dettaglio soprattutto in alcuni punti.
È proprio per questo che non si dovrebbe mai dimenticare di pulire la cappa in acciaio, essendo lo strumento che consente di eliminare vapori e odori generati dalla cottura. È proprio per questo che quando la si sceglie non ci si dovrebbe limitare solo all’aspetto estetico, ma anche al tipo di funzioni che è in grado di garantire. Sul mercato ne esistono di due tipi differenti: le aspiranti, che espellono l’aria all’esterno attraverso un sistema collegato alla canna fumaria, e le filtranti, in grado di purificare l’aria dall’interno per poi rimetterla nell’ambiente. È inevitabile però dover mettere in conto la presenza di sporco, grasso e polveri, che possono diventare maggiori più la cappa viene utilizzata, per questo è un errore trascurare questo aspetto. Non farlo può portare alla presenza di queste sostanze direttamente nei cibi che poi consumiamo.
Pulire cappa cucina: ogni quanto farlo
Non esiste una frequenza ben precisa da rispettare quando si deve pulire la cappa in acciaio, molto dipende dalle situazioni specifiche. A fare la differenza è ovviamente il suo uso, più si accende e più spesso si dovrà agire.
Si deve prestare attenzione sia alla parte esterna, dove può accumularsi anche la polvere, mettendo in conto di procedere almeno una volta alla settimana. Per quanto riguarda invece la parte interna, può essere sufficiente farlo una volta al mese, salvo condizioni particolari.
Come pulire la cappa esternamente
Il metodo da utilizzare varia ovviamente a seconda del punto interessato, non sono previsti fortunatamente grandi sforzi. Anzi, si può scegliere il sistema che si preferisce e che si ritiene più congeniale. Questi sono quelli più adatti:
– Acqua tiepida e sapone neutro: è perfetto quando si deve eliminare lo sporco cercando di preservare l’acciaio.
– Acqua tiepida e aceto: è in grado di garantire lucentezza e può essere considerato ideale soprattutto se la cappa è in acciaio inox.
– Acqua tiepida e bicarbonato: si rivela la soluzione migliore per eliminare il grasso che si fatica a togliere con una semplice passata.
Qualora siano presenti macchie che appaiono difficili da cancellare si può procedere con uno sgrassatore universale facilmente reperibile al supermercato.
Una volta data la prima passata, è possibile risciacquare con un panno umido e asciugare con un altro panno morbido per evitare aloni.
Prodotti per pulire la cappa in acciaio all’interno
Come è facile immaginare, un’attenzione maggiore deve essere rivolta alla parte interna della cappa, visto che qui sono presenti i vari ingranaggi che le consentono di funzionare. È consigliabile almeno una volta al mese fare un controllo ai filtri, se appaiono rovinati non è sufficiente pulirli, ma si deve provvedere a una sostituzione (lo si può capire anche se l’aspirazione quando si cucina non è ottimale). Questo semplice gesto evita che in cucina possano resistere cattivi odori.
Fatto questo, si deve passare al coperchio, che dovrà essere rimosso per poi essere messo in una bacinella con acqua e aceto dove dovrà restare per circa 20 minuti. Successivamente si deve strofinare con una spugna imbevuta di acqua e bicarbonato, per poi risciacquare e asciugare con un panno morbido, utile a evitare che possano restare aloni.
Nel momento in cui sono stati tolti i filtri si può provvedere anche a pulire il resto dell’interno con acqua e aceto, che dovranno agire per circa un quarto d’ora, per poi strofinare con una spugna e risciacquare.