attrezzi giardinaggio

Esiste uno strumento che tantissimi usano quando fanno giardinaggio, ma che in realtà vietato dal 2012 perché pericoloso, ecco di cosa si tratta.

Fare giardinaggio può essere una necessità per tenere in ordine il proprio spazio verde, sia quando si hanno delle piante sia quando si hanno dei fiori che devono essere tenuti in ordine. Non è detto sia necessario ricorrere a un professionista per portare a termine questa operazione, tanti amano farlo in autonomia, considerandola addirittura un’attività rilassante, anche se può essere impegnativa, specialmente quando fa troppo caldo o troppo freddo.

Se si vuole che questa operazione sia svolta nel migliore dei modi è però necessario essere dotati dell’attrezzatura giusta, utile anche a ridurre i tempi necessari per portare a termine tutto. Attenzione, però, quello che molti usano è in realtà vietato dalla legge, lo sapevi?

Un oggetto per il giardinaggio diffuso ma vietato

Essere a conoscenza di quello che le norme dicono è fondamentale per non incorrere in problemi, anche se si tratta di azioni che compiamo nella nostra quotidianità e che sarebbe bene fare in modo corretto. Si tratta di una situazione importante, che riguarda ogni ambito, compresa un’attività che tanti amano fare nel tempo libero e che ritengono addirittura rilassante, come il giardinaggio.

In questo caso non si devono considerare i divieti come qualcosa che vuole necessariamente colpire gli appassionati o gli addetti ai lavori, ma di un provvedimento volto innanzitutto a tutelare la sicurezza, ben sapendo come queste operazioni possano anche essere pericolose se non svolte con la dovuta cura. Nonostante questo, c’è chi sembra agire incurante di tutto questo, non solo senza pensare alle conseguenze a cui potrebbe andare incontro a livello legislativo, ma soprattutto dei rischi a cui potrebbe andare incontro.

Il riferimento è alla testina del decespugliatore, vietata addirittura dal 2012, anche se c’è chi la monta ugualmente pur essendoci un divieto in vigore addirittura dal 2012.

decespugliatore giardinaggio

Gli accessori vietati

È bene chiarire quali siano gli accessori che sono realmente interessati dal divieto, così da potersi regolare di conseguenze. Il riferimento è agli accessori di taglio deti a flagelli, in modo particolare:

  • parti metalliche mobili del tipo a flagelli o unite mediante articolazioni;
  • accessori di taglio con una o più parti metalliche mobili, ad esempio catene, lame o flagelli.

È bene tenere però presente che la testa rotante che si trova al centro del decespugliatore e il suo fissaggio non possono essere considerati come delle componenti della parte tagliente.

I motivi del divieto

Ma quali sarebbero i motivi che hanno portato a introdurre un divieto specifico per il decespugliatore, pur essendo qualcosa di quasi imprescindibile quando si fa giardinaggio?

A generare problemi non è tanto lo strumento in sé, quanto gli accessori che possono essere montati su di esso, che possono aiutare in diverse operazioni legate al taglio di erba e piante. In commercio fino a qualche anno fa erano disponibili anche quelli denominati “a flagelli”, composti di diverse parti metalliche (catene o lame) collegate a una testa rotante, davvero utili ma rischiosi. Queste, infatti, potrebbero rompersi e portare a spargere frammenti che possono ferire chi si trova vicino, utilizzatore compreso, anche in maniera mortale. Evitare di utilizzarli può essere quindi fondamentale per evitare danni.

Cosa è possibile usare

A questo punto è bene chiarire cosa sia davvero consentito sfruttare quando dobbiamo fare giardinaggio, sia se abbiamo un lavoro nel settore, sia se vogliamo occuparci personalmente delle nostre aree verdi a casa.

L’elenco comprende:

  • accessori monopezzo con testa articolata (lame);
  • spazzole;
  • accessori non metallici (ad esempio testina a filo, bobina, lame di plastica):
  • accessori monopezzo.

Chi fa un lavoro che lo porta a fare giardinaggio nella sua quotidianità può quindi utilizzare solo degli attrezzi che si ha la garanzia non mettano a repentaglio la sua incolumità, sulla base di quanto stabilito dall’articolo 24 dell’Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali OPI. L’uso è sconsigliato anche in ambito privato.

Chi dovesse invece mettere in commercio accessori simili può incorrere in sanzioni penali.

Di Ilaria Macchi

Laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano, sotto il segno della Bilancia, da sempre appassionata di giornalismo e comunicazione a 360 gradi. Mi piace scrivere di tutto, amo lo sport, e il calcio in modo particolare, oltre a moda e Tv.