Fare una talea di lavanda può essere davvero utile per poter avere nuove piante, a condizione di seguire una procedura ben precisa.
Ognuno di noi desidera avere un bel giardino, per questo in genere tende a fare il possibile affinhé questo desiderio diventi realtà con una serie di accortezze che possono risultare congeniali. Tra le operazioni che si dovrebbe mettere in conto di eseguire, anche nel corso del periodo estivo, c’è la talea di lavanda, indispensabile per chi ama questo fiore che si caratterizza per il suo tipico colore lilla, oltre che per il suo inconfondibile profumo.
Questo compito può essere davvero semplice anche per chi non ha grande esperienza nel settore e può consentire la riproduzione di nuove piante se si segue una procedura ben precisa. Non è detto sia così sbagliato farlo in estate, nonostante i periodi migliori siano in genere primavera e autunno.
Talea di lavanda: perché è importante farla
Effettuare la talea di lavanda può essere il metodo migliore per poter ingrandire la pianta e sfruttarla al meglio per i diversi scopi per cui può essere apprezzata, basti pensare a profumatori per ambiente o all’uso che si può fare in cucina. Sapere come fare le piantine di lavanda può essere provvidenziale, specialmente per chi non ha grande esperienza e non sa come procedere. Non si tratta comunque di qualcosa di estremamente complesso, è bene precisarlo.
Il processo prevede la necessità di prelevare una piccola parte della pianta madre, che viene poi piantata per creare una nuova pianta, avendo cura di sceglierne una parte sana, così da poter ottenere il risultato desiderato in maniera più immediata. Anzi, è indicato procedere quando si nota una piena crescita, così da rendere lo sviluppo più rigoglioso ma soprattutto duraturo.
Talea di lavanda in acqua: come procedere
Prima di procedere con l’operazione vera e propria si devono innanzitutto prendere le talee, prendendo in genere quelle più lunghe dalla parte superiore della pianta, dove il legno è ancora verde e flessibile. Pur non essendo qualcosa di complesso, si deve agire con cautela, evitando di danneggiare la pianta madre, per questo è preferibile sfruttare un piccolo coltello o una cesoia (occhio a come la si maneggia).
A quel punto si arriva al momento in cui si deve effettuare la talea di lavanda in acqua, immettendo quanto raccolto in una polvere pensata per questo scopo, così da permettere che le radici possano svilupparsi. Non è comunque necessario avere la polvere di radicazione, il compito può essere eseguito anche senza ma si deve mettere in conto un periodo di crescita maggiore.
E’ bene quindi avere a disposizione il terreno in cui effettuare la semina, pediligendone uno che sia ben drenato, avendo cura che questo possa coprire la parte che è stata tagliata. Prestare attenzione a quanto creato resta determinante, si dovrà innanzitutto verificare che il terriccio risulti umido, senza esposizione diretta al sole, ma tenendo presente quanto sia cruciale che la pianta riceva luce. E’ determinante inoltre mettere in conto una sorta di fase di assestamento, la talea di lavanda richiede diverse settimane per arrivare a ottenere un buon risultato.
Come gestirla al meglio
Se hai scelto di effettuare la talea per seminare la lavanda e ottenerne una quantità maggiore senza doverne acquistare di nuova sarà felice di sapere come si debba procedere per raggiungere l’obiettivo. Non è necessaria una cura giornaliera, ma ci sono delle accortezze che sarebbe bene seguire.
Fondamentale, come detto, è la scelta del terreno, che deve essere drenato, oltre a innaffiare con regolarità, non necessariamente con cadenza giornaliera. Se le piogge risultano essere regolari si può procedere anche ogni due-tre giorni. Nel momento in cui si inizieranno a notare le radici, la talea di lavanda in vaso sarà più facile da gestire, con una procedura che non è poi così differente da quella che si segue per tutte le altre piante.
A livello generale chi non ha grande esperienza dovrebbe evitare la talea di lavanda in acqua, procedura che richiede di “sorvegliare” maggiormente la situazione. Se si agisce mettendola in un vaso si può infatti ottenere qualcosa di altrettanto meglio, per questo conviene procedere secondo questa modalità. Anzi, chi parte mettendola in acqua dovrà comunque poi mettere la pianta in un vaso, è inutile quindi effettuare qualcosa che non è così duraturo.
Il periodo più adatto
Per la talea di lavanda il periodo in cui si sceglie di procedere risulta essere determinante se si vorrà poi essere orgogliosi di quanto fatto. Il momento migliore per fare talee di lavanda è in primavera o inizio estate, quando la pianta è in piena crescita.
Non appena le radici sono ben formate, puoi trapiantare le nuove piantine in vasi più grandi o direttamente a dimora. Siccità e ristagno idrico sono due condizioni da evitare, per questo si deve quindi vigilare su quale sia la condizione del terreno, che non dovrà essere né troppo umido né troppo asciutto.