disegno interior designer

Capire come si svolga il lavoro di un interior designer può essere importante, così da sapere in cosa possa servire e come sceglierne uno adatto.

Avvalersi di un professionista può essere importante in molti ambiti della nostra vita, specialmente quando si è indecisi e non si sa bene come districarsi tra le varie possibilità a disposizione, così da non tralasciare qualcosa che avrebbe potuto essere interessante. Questo vale a maggior ragione quando si sceglie di arredare la casa, non è detto che le idee che si hanno inizialmente siano poi quelle che vengono portate avanti, per questo gli spunti che possono arrivare da un interior designer possono risultare decisivi.

Chi non lavora in questo settore potrebbe però non sapere nel dettaglio di cosa si occupi, è quindi interessante togliere ogni dubbio a riguardo, in modo tale da comprendere anche come rapportarsi nei vari appuntamenti. Altrettanto fondamentale è poi ovviamente saper scegliere con cognizione di causa a chi affidarsi.

Il ruolo dell’interior designer: perché è utile

Prima di capire quando potrebbe essere utile avvalersi del supporto di un interior designer è importante chiarire con esattezza quale sia il suo ruolo. Si tratta del professionista che per definizione si occupa della progettazione degli spazi abitativi e degli oggetti di varia natura che comunemente si trovano in luoghi chiusi come le abitazioni private, le aziende, gli esercizi commerciali o qualsiasi struttura ricettiva. In genere è un architetto, ma potrebbe avere anche altre personalizzazioni, che potrebbero spingere il cliente a dirottarsi su di lui/lei a seconda del lavoro che si deve svolgere.

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Nella maggior parte dei casi chi svolge questa professione non ha particolari ritrosie a dedicarsi ad ambienti diversi, ma può essere che con il tempo possa diventare noto sopratutto per una tipologia ben precisa, al punto tale da poter diventare un punto di riferimento anche per chi non lo conosce.

La fiducia è importante

Una persona che decide di affidarsi a un interior designer spesso tende a informarsi sulle sue capacità e in alcuni casi anche sui lavori precedentemnte fatti, così da capire se faccia al caso proprio. Particolarmente utili possono essere le recensioni che si possono trovare online o eventuali racconti di conoscenti che possono essersi rivolti a lui/lei in passato.

Sin dal primo appuntamento tra le parti è importante che si instauri empatia, cosa possibile se si ha fiducia nel professionista e si nota come sia in grado di comprendree al meglio le esigenze del cliente. Già in questo momento si possono fare proposte alternative rispetto a quanto indicato, con l’idea che possan aprire la mente rispetto all’idea iniziale, non è detto non siano poi accettate di buon grado. Se questo non dovesse avvenire può certamente servire a poco la figura dell’interior designer, chi crede di avere bene in mente cos vuole può agire in autonomia e risparmiare sulla sua parcella.

Le varie fasi lavorative

Ogni interior designer può avere prospettive e gusti differenti, ma sarebbe importante che queste confluiscano il più possibile di chi decide di rivolgersi a lui/lei. Il rapporto che si instaura non si basa però, è bene precisarlo, solo su una serie di proposte sui mobili da inserire in casa. Se si vuole un ambiente che rispecchi appieno i suoi abitanti non si possono trascurare i dettagli, spesso ancora più importanti.

Sono diversi gli aspetti che non dovrebbero mancare in un lavoro di consulenza ben fatto e che dovrebbero accomunare tutti gli interior designer:

– Dialogo con il cliente: ci si siede a un tavolo ascoltando quali siano le idee del cliente, con la consapevolezza di come queste siaano un punto di partenza fondamentale, per poi da questo fare altre proposte cercando di non distaccarsi troppo dal progetto iniziale.

– Progettare gli spazi: si passa ai progetti su carta e a uno studio degli ambienti, cercando di ottimizzarli al massimo per gli usi che si erano prefissati.

– Arredi su misura: è naturale fare presente quello che il mercato propone, ma allo stesso tempo può essere utile pensare a qualcosa su misura, così da avere un arredamento davvero personalizzato e in grado di soddisfare i bisogn di chi ci vive. A volte questo può servire anche a risparmiare.

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I costi da sostenere

Chi sta pensando di rivolgersi a un interior designer ed è ancora in dubbio su cosa fre potrebbe essere interessato a capire quale sia il costo della sua parcella. La risposta non è però univoca, molto dipende ovviamente dal suo livello di professionalità ed esperienza.

Sono tre gli aspetti che si dovrebbero considerare:

– costo orario: sin dalla partenza si stabilisce quale sia la sua paga oraria, per poi moltiplicarla per il tempo dedicato al progetto. Si può andare dai 30 ai 250 euro all’ora, certamente se ci si rivolge a chi ha un lungo curriculum il costo sarà maggiore.

– costo al metro quadro: il prezzo è calcolato in base alla superficie da arredare, in Italia è tra i 10 e i 30 euro.

percentuale della spesa totale: alcuni professionisti propongono una percentuale del 10-20% sulla spesa complessiva del progetto di arredamento.

Qualora fossero necessarie consulenze specifiche, rivolgendosi anche ad altri professionisti, la tariffa è inevitabilmente destinata ad aumentare.

Di Ilaria Macchi

Laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano, sotto il segno della Bilancia, da sempre appassionata di giornalismo e comunicazione a 360 gradi. Mi piace scrivere di tutto, amo lo sport, e il calcio in modo particolare, oltre a moda e Tv.