casa porta blindata

E’ disponibile il bonus porte blindate 2025, ideale per poter risparmiare quando si ha intenzione di rendere sempre più sicura la propria abitazione.

Ognuno di noi desidera essere tranquillo quando si trova tra le mura domestiche, per questo fa il possibile per munirsi di tutte quelle attrezzature che possono essere congeniali allo scopo. Tra queste ci sono certamente antifurto e videocamere di sorveglianza, che potrebbero comunque non essere sufficienti per i più ansiosi, desiderosi di mettere al sicuro anche l’ingresso dell’abitazione.

Fare questo può risultare però particolarmente costoso, per questo tanti saranno interessati a sapere di poter usufruire del bonus porte blindate 2025, grazie a cui è possibile rientrare almeno parzialmente della spesa che si andrà a sostenere. Come acccade solitamente, per misure come queste è necessario essere in possesso di alcuni requisiti ben precisi, che è importante conoscere.

Bonus porte blindate 2025: caratteristiche dell’agevolazione

Ma come funziona il Bonus Sicurezza 2025? Si tratta di un’agevolazione che consente di usufruire di un’agevolazione IRPEF sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di porte blindate. Si tratta di un provvedimento che rientra all’interno del Bonus Sicurezza, pensato per aiutare i cittadini a sostenere le spese che possono essere previste per rendere più sicure le mura domestiche.

Ci sono diverse spese che possono essere inserite e che permettono di ottenere la detrazione:

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– acquisto della porta blindata;

– spesa prevista per installazione e manodopera;

– eventuali interventi aggiuntivi richiesti per portaare a termine il lavoro.

Al di là dell’agevolazione, tra gli accessori che può essere utile avere c’è uno specifico campanello, denominato Blink Video Doorbell, disponibile su Amazon a un costo decisamente ridotto, in grado di rilevare la presenza di chi suona al nostro campanello inviando una notifica direttamente sullo smartphone. E non è finita qui, se si vuole un’abitazione che garantisca il massimo del comfort si può pensare anche di applicare alle pareti la pittura al grafene, che può consentire di risparmiare sul riscaldamento.

A chi spetta

L’iniziativa può essere considerata come una sorta di econobus porta blindata, che può essere ottenuto se si è in possesso di alcuni requisiti ben precisi. Ad usufruirne possono essere  tutti i contribuenti soggetti all’IRPEF, indipendentemente dalla loro residenza in Italia. La platea interessata è quindi particolarmente varia e comprende:

– proprietari di immobili;

– soci di cooperative;

– soci di società semplici;

– affittuari o chi utilizza l’immobile in comodato d’uso;

– titolari di diritti reali di godimento, come usufrutto, uso o abitazione;

– imprenditori individuali, limitatamente agli immobili non utilizzati come beni strumentali o merce.

A presentare la richiesta per poter ottenere il Bonus porta blindata 2025 possono essere anche i conviventi del proprietario o di chi detiene l’immobile, è necessario però dimostrare di avere sostenuto nominalmente la spesa prevista.

Come cambia l’agevolazione

Ma quali sono le novità per il bonus per le porte blindate nel 2025? Specificarlo è importante, essendo una misura che era già disponibile in passato e sfruttata da numerosi utenti, ma con caratteristiche ora parzialmente differenti.

  • Detrazione: ora la detrazione a cui si ha diritto è stata ridotta, non è più pari al 50%, bensì al 36%, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo.
  • Limite di spesa: anche in questo caso c’è stata una riduzione, relativo al tetto massimo di spesa che può essere detratto, passato da 96.000 euro a 48.000 euro per il 2025, condiviso con altri interventi di ristrutturazione edilizia.
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Non è nemmeno necessario effettuare sostanziosi interventi di ristrutturazione, basta dimostrare che l’installazione della porta blindata migliori la sicurezza dell’immobile.

Come fare per ottenere il bonus

Come capita in genere per misure simili, anche questa agevolazione non scatta in automatico, ma è necessario presentare specifica domanda se si hanno i requisiti richiesti.

Non deve innanzitutto mancare una dichiarazione di conformità, che può essere stilata dal professionista che si occupa di effettuare i lavori già nel momento in cui viene richiesto il preventivo. Mai dimenticarsi innanzitutt di indicare la causale bonifico per la detrazione porta blindata, per questo si devono prediligere i pagamenti tracciabili, quindi nello specifico il bonifico parlante (ogni dubbio a riguardo per chi non sa cosa significhi può essere risolto rivolgendosi a un addetto presso la banca dove si ha il conto corrente).

E’ bene inotre conservare tutte le fatture e le ricevute relative all’investimento effettuato, potrebbero rivelarsi utili se si dovesse subire un accertamento succesivo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Le spese sostenute dovranno essere inserite nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono stati effettuati i lavori per beneficiare della detrazione ripartita in 10 anni.

Di Ilaria Macchi

Laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano, sotto il segno della Bilancia, da sempre appassionata di giornalismo e comunicazione a 360 gradi. Mi piace scrivere di tutto, amo lo sport, e il calcio in modo particolare, oltre a moda e Tv.