sottopavimento

Hai mai sentito parlare del sottopavimento e sai quando è davvero necessario? Questo può essere richiesto in alcune condizioni ben precise, se non si verificano è inutile spendere tempo e soldi. 

Quando si arreda una casa si tende a dare l’importanza maggiore ai mobili, pensando che questi definiscano lo stile del locale, questo è certamente vero ma non si può sottovalutare il ruolo altrettanto cruciale del pavimento, che non dovrebbe essere scelto a caso, ma in modo da creare uno stile armonico. È proprio per questo che non ci si può concentrare sulle prime piastrelle che si trovano, ma si deve creare una bella visione d’insieme.

Esistono però anche dei casi specifici in cui può essere necessaria anche l’installazione di un sottopavimento, che può garantire dei vantaggi importanti, che è quindi bene prendere in considerazione prima di agire. Esistono delle situazioni in cui questo diventa imprescindibile, è consigliabile quindi valutare con attenzione la propria situazione, magari anche con il supporto di un professionista.

A cosa serve il sottopavimento? Definizione e utilità

Il sottopavimento può essere definito anche tappetino isolante per la sua particolare collocazione un materassino tecnico con spessori variabili generalmente compresi tra 1 e 6 millimetri, composto da materiali come polietilene espanso, sughero, polistirene estruso, fibra di legno o combinazioni multistrato. Quando si decide di posizionarlo è bene metterlo sul fondo ancora grezzo della stanza, quindi ben prima del pavimento che si è scelto, così da rendere tutto più uniforme. Esistono però delle situazioni, come quelle legate ai sistemi a incastro flottante, in cui viene fornito insieme al pavimento stesso.

Chi decide di installarne uno potrà notare un notevole aumento del comfort quando si troverà nella stanza, sono infatti diversi gli effetti positivi che è bene prendere in considerazione se si è ancora indecisi sulla sua utilità, ovvero:

  • isolamento termico;
  • riduzione del fastidioso rumore da calpestio;
  • efficacia compensare i dislivelli (e le eventuali irregolarità del fondo);
  • elevata resistenza ai carichi;
  • diminuzione dell’umidità.

Sottopavimento per piastrelle: quando è obbligatorio

Al di là di questi vantaggi sopra elencati che sono davvero innegabili e che possono portare anche a una riduzione delle spese per il riscaldamento, esistono dei casi in cui diventa obbligatorio installare il sottopavimento.

Non si tratta di una situazione legata necessariamente a una norma di legge, ma al tipo di pavimentazione che si decide di installare. È il caso dei cosiddetti “sistemi flottanti”, come pavimenti in laminato o parquet prefiniti, che potrebbero diventare meno stabili con il tempo, la presenza di questa superficie sottostante evita che si possa andare incontro a questo disagio. Non si deve comunque puntare su materiali che hanno uno spessore eccessivo, se si dovessero avere dubbi a riguardo gli addetti nei negozi dove si acquista il materiale per il pavimento possono risolverli al meglio.

installazione pavimento isolante

Qualora si dovesse invece optare per la moquette incollata, il PVC o gli autoadesivi è indispensabile dimenticarsi questa opportunità, altrimenti potrebbe essere difficile far aderire il tutto.

Come scegliere il sottopavimento

Se si vuole che il sottopavimento avolga davvero le funzioni aggiuntive per cui è pensato è importante sceglierlo con cautela, non c’è infatti una tipologia assoluta su cui puntare, ma andrebbe quindi valutata quale sia l’opzione migliore sulla base del pavimento che si andrà poi a posizionare.

Qualora si puntasse sui pavimenti in laminato sarebbe bene preferire i tappetini in polietilene espanso, che può mettere facilmente in posa anche un non muratore professionista, oltre a essere apprezzati per un costo non troppo elevato. Tra gli scopi che ci si può prefiggere c’è anche quello relativo all’isolamento acustico, chi ha questa esigenza dovrebbe valutare quelli in sughero naturale, apprezzabile perch fonoisolante e sostenibile.

Ben diversa è invece la situazione quando nella stanza c’è il riscaldamento a pavimento, questo potrebbe protare a prediligere soluzioni sottili e tecniche, appositamente progettate per non ostacolare l’efficienza dell’impianto.

Cosa dice la legge

Come detto, non esiste una normativa a cui fare riferimento che rende obbligatorio il sottopavimento, se si decide di installarlo è bene però uniformarsi alle normative tecniche europee ed italiane, che indicano valori di riferimento in termini di trasmittanza termica, isolamento acustico e umidità residua nei sottofondi.

È importante in modo particolare tenere presenti questi provvedimenti quando si vogliono sfruttare i bonus fiscali che consentono di rientrare parzialmente della spesa sostenuta per ottenere isolamento acustico e termico in casa.

Ogni dubbio a riguardo può essere chiarito attraverso la la normativa UNI EN 16354, dove vengono indicate le caratteristiche prestazionali dei materiali da utilizzare sotto i pavimenti flottanti.

Di Ilaria Macchi

Laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano, sotto il segno della Bilancia, da sempre appassionata di giornalismo e comunicazione a 360 gradi. Mi piace scrivere di tutto, amo lo sport, e il calcio in modo particolare, oltre a moda e Tv.