Riuscire a far seccare le ortensie può essere davvero utile per avere fiori da sfruttare tutto l’anno, ecco qual è il metodo ideale da seguire.
Ognuno di noi può avere gusti diversi su come gestire il proprio giardino, ma chi ama i colori e punta su qualcosa che sia resistente, ma che allo stesso tempo non richiede una cura costante non può che apprezzare le ortensie. Si tratta di una soluzione ideale per chi ha questa esigenza perchè sono piante perenni, in grado quindi di fiorire ogni anno, da poter coltivare sia in un vaso sia in terra.
Non si deve inoltre dimenticare la loro capacità di resistere al freddo dell’inverno, cosa che le rende adatte anche alle temperature del Nord del nostro Paese, per poi tornare ad apparire in tutto il loro splendore la primavera successiva. Tanti le adorano anche per la diversità di colori che possono assumere, dal bianco al rosa, blu, viola e persino rosso, a seconda della varietà.
Ortensie: perché seccarle può essere importante
Tante persone amano avere un giardino fiorito, ma desiderano accada la stessa cosa anche tra le mura domestiche, convinte che questo renda l’ambiente più “vissuto”. Raggiungere questo obiettivo non è però sempre così semplice nei mesi invernali, così come non è pensabile andare troppo spesso in un negozio per ovvi motivi legati ai costi da sostenere, ma non è detto sia necessario rinunciare a tutto in partenza.
Una buona soluzione può arrivare dalle ortensie, che tanti decidono di avere in casa ben sapendo come possano crescere facilmente e riempire un prato. Pur trattandosi di una specie perenne, se si vuole raggiungere questo obiettivo è importante farle seccare, così da avere qualcosa che possa ornare i vari locali nel resto dell’anno. Non si tratta di una pratica difficile per chi non ha grande esperienza, ma deve essere eseguita secondo una procedura ben precisa se non si vogliono creare danni.
Quando si può procedere
Far seccare le ortensie può essere quindi una soluzione ideale se la si apprezza e si vorrebbero avere fiori anche in inverno. Se le vogliamo raccogliere è bene però procedere in una giornata asciutta, in genere sul finire dell’estate, quando il sole c’è ancora ma non è troppo forte.
In genere è bene preferire steli morbidi e in piena fioritura. aAgire in una giornata asciutta è altrettanto importante, qualora dovesse esserci un periodo di pioggia frequente conviene rimandare.
Occhio al taglio
La fase più dfficile di questa operazione è data dalla modalità con cui si tagliano i fiori che andranno essiccati, è bene prestare attenzione a non tagliare alcune parti “vitali” della pianta, che potranno poi compromettere la crescita nella stagione successiva. Si deve tagliare circa dieci centimetri sotto il fiore, questa è comunque la lunghezza minima, qualora si dovesse un bouquet con gambi più lunghi si può andare oltre.
Come conservare i fiori raccolti
E’ bene fare inoltre una precisazione che può apparire scontata, anche se non lo è per tutti, se si vuole davvero che le ortensie possano seccare è indispensabile non lasciarle in un luogo dove possa esserci umidità. Altrimenti, tutta la fatica fatta si rivelerà inutile. Altrettanto importante è che il luogo sia fresco e asciutto.
Non sono quindi ideali la caantina o il bagno, mentre sono consigliati un ripostiglio o una soffitta, comunque un luogo dove non si resta quasi per niente, aprire e chiudere la porta rappresenta infatti un deterrente.
L’importanza della posizione
Un altro ruolo importante quando si vogliono essicare le ortensie è rappresentato dal modo in cui vengono disposti i fiori. E’ bene metterle a testa in giù, appendendole a qualcosa che permetta loro di restare ferme. In alternativa, se non si ha la possibilità di farlo può andare bene anche un ripiano, come un piatto o un tavolo, lasciandole però distanti l’una dall’altra. Metterle troppo vicine tra loro può infatti renderle marce.