Sai che esiste la pianta di vimini? Sì, hai capito bene, è quella da cui viene estratto il materiale che porta a realizzare i famosi cestini. Ecco quali sono le sue caratteristiche.
Addobbare la nostra casa o il giardino con qualcosa che è bello da vedere piace un po’ a tutti, anche se può essere interessante farlo con qualcosa di inusuale e non così diffuso. A quel punto è più che naturale che ospiti e passanti possano essere incuriositi e fermarsi per ammirare il risultato. Puntare su fiori che troviamo un po’ ovunque non è quindi ideale per chi ha questo scopo, perché quindi non pensare alla pianta di vimini?
Forse non tutti sanno come sia fatta, essendo abituati ad associare questo materiale soprattutto all’utilizzo del materiale usato poi per creare cestini e accessori, per questo forse non tutti erano a conoscenza dell’esistenza di una pianta simile.
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Pianta di vimini: una specie davvero particolare
La pianta di vimini, nome scientifico Salis Viminalis, è chiamato anche salice bianco o salice di vimini, è un albero o arbusto appartenente alla famiglia delle Salicacee. Crescendo risulta essere parzialmente differente rispetto a salice maggiormente conosciuto, il salice piangente, denominato in questo modo per le foglie rivolte verso il basso, come se stessero piangendo.
Si tratta di una specie che è adatta soprattutto per il giardino, essendo un piccolo albero, anche se troppo spesso tende a essere trascurato, soprattutto perché non tutti sono in grado di riconoscerlo e sanno come debba essere gestito. Non ci sono per questo ncora molte certezze su quale possa essere considerato il suo habitat migliore, è infatti possibile notarlo con una natura piuttosto selvatica e trasandata in diverse parti d’Italia.
Come riconoscerla
La pianta di vimini, o salus viminalis, può essere ritenuto un piccolo arbusto, in grado di raggiungere fino ai 3,5 metri ed è caratterizzato da foglie lanceolate-lineari lungamente acuminate, che risultano essere verdi nella parte superiore, mentre nella parte sotto hanno una tonalità che ricorda l’argento.
La primavera è la fase dell’anno in cui si possono notare fiori, di natura particolare, avendo dei filamenti glabri. In inverno arriva invece a perdere le foglie, a quel punto si possono notare esclusivamente i rami, che assumono una colorazione che è impossibile non notare, con una tonalità che va daal giallo all’arancio e che rende il paesaggio in cui si trova davvero suggestivo.
La sua zona di origine è ritenuta l’Europa Centrale e la Cina, zone che sono ritenute adatte perché tende a crescere lungo i fiumi e i corsi d’acqua in genere.
Gli usi più comuni
Pur essendo una specie che può essere anche bella da vedere per i suoi color caratteristici, i salix viminalis ha usi che vanno spesso al di là degli scopi ornamentali. Si tratta infatti, come detto, di quella che comunemente viene indicata come pianta di vimini, per questo prevede l’estrazione del vimini da usare per la realizzazione dei cestini e altri piccoli accessori che possono essere utili in ogni casa.
La procedura da seguire è davvero semplice, prima si agisce con la decortazione, successivamente i rami più giovani vengono intrecciate tra loro per arrivare al risultato che tutti conosciamo.
I rami che risultano essere più sottili, quindi ritenuti non ideali per la creazione di prodotti casalinghi e di artigianato, vengono invece sfruttati per legare le viti in agricoltura. E’ possibile infatti vederne diversi esempi soprattutto nelle zone coltivate in Pianura Padana. Ma quando si raccolgono i vimini? E’ bene concentrarsi in due periodi particolare dell’anno, la primavera, da marzo a maggio, e l’inverno, da novembre a maggio.
Spesso si decide di usare l’albero di vimini anche per creare strutture utili a tutti, quali le recinzioni o eventuali tunnel naturali, sempre intrecciando i rami. A questo si aggiunge una peculiarità ripica delle radici, che sono tra le più robuste disponibili, per questo si rivelano adatte per il consolidamento degli argini dei fiumi nei periodi di piena.