massetto o sottofondo

Massetto o sottofondo, sai davvero cosa sono? E’ importante smentire chi crede siano la stessa cosa, hanno funzioni decisamente differenti.

Chi non lavora in un ambito come quello dell’edilizia potrebbe conoscere alcuni aspetti relativi alle costruzioni, sia per quanto riguarda la realizzazione dell’edificio all’esterno, sia relativamente alla struttura dei vari locali. A volte può essere quindi naturale utilizzare come sinonimi termini che in realtà non lo sono, ma distinguere appieno può consentire di avere le idee più chiare soprattutto se si è in fase di progettazione della propria abitazione e si è deciso di avvalersi della competenza di un interior designer.

Tra gli aspetti che è importante chiarire c’è quello relativo alle differenze tra massetto e sottofondo, che hanno entrambi un ruolo ben preciso nel pavimento di una stanza. Non è detto che servano entrambi, è bene quindi sapere quando possono essere necessari, così da sapere come agire.

Massetto o sottofondo: distinguere è importante

Pur essendo componenti importanti in un pavimento, massetto e sottofondo non sono la stessa cosa, per questo non possono che avere una funzione ben precisa e differente.

Entrambi servono per realizzare un solaio, ma non hanno lo stesso scopo. Il massetto è il punto su cui camminiamo, essendo lo stato su cui viene posizionata la pavimentazione, mentre il sottofondo è collocato tra il massetto e il solaio e ha il compito di coprire gli impianti, così da non renderli visibili.

Il massetto: le caratteristiche distintive

Il massetto, come detto, viene posizionato sopra il sottofondo e ha uno spessore compreso tra i 4 e gli 8 cm, deve essere liscio e uniforme, oltre a essere composto di elementi ben precisi, quali cemento, sabbia e additivi. La sua presenza consente di rendere il pavimento più stabile, ma non è detto che abbia una sola tipologia, questa può infatti dipendere dal tipo di pavimento e dalle esigenze che si devono perseguire.

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I più comuni tipi di massetto sono:

. tradizionale: realizzato in cantiere con sabbia, cemento e acqua;

– a base naturale: è composto da calce naturale quasi del tutto pura, in genere è indicato quando si ha la necessità di dare una nuova veste a un edificio che ha ormai diversi anni di vita alle spalle,

– a secco: si tratta di una soluzione apprezzata per la sua resa e del tutto simile al massetto tradizionale, ma ormai sempre più utilizzata perchè consente di ridurre i consumi di energia,

– in argilla espansa: serve quando si ha la necessità di garantire prestazioni elevate a livello acustico e termico, è quindi necessario che venga miscelato prima di essere utilizzato pensando di rendere il lavoro più veloce;

– autolivellante: ci sono al suo interno cemento, sabbia e additivi chimici, si può unire a questi l’acqua, così da poterlo lavorare in maniera pià semplice e posizionare sulla superficie interessata.

A cosa serve il sottofondo

Il sottofondo è invece lo strato che si trova tra la struttura grezza dell’edificio e il massetto ed è ormai sempre più utile perchè si pone l’obiettivo di garantire un maggiore isolamento termico, in modo tale anche da ridurre consumi e spese per chi vive in casa. Non si deve dimenticare inoltre il ruolo che può avere nella capacità di distribuire uniformemente il carico della sovrastruttura per garantire stabilità e durabilità.

Chi ha avuto modo di trovarsi in un edificio con la presenza di sottofondo lo ritiene inoltre utile anche per garantire un maggiore isolamento acustico, oltre a essere utile per ridurre l’umidità che può arrivare a formarsi sui muri e che può generare problemi di salute in chi si trova sul posto.

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Non esiste uno spessore di riferimento, in genere comunque è di circa 7 centimetri, dimensione che non sorprende perchè si parte dal presupposto che tra solaio e pavimento possa esserci uno spazio di circa 12 centimetri. Nell’ultimo periodo si tende a puntare su materiali che siano leggeri, così da rendere minore la tempistica richiesta per portare a termine il lavoro.

Di Ilaria Macchi

Laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano, sotto il segno della Bilancia, da sempre appassionata di giornalismo e comunicazione a 360 gradi. Mi piace scrivere di tutto, amo lo sport, e il calcio in modo particolare, oltre a moda e Tv.