interior designer lavoro

Il lavoro di un interior designer è complesso, ma allo stesso tempo affascinante, se vuole raggiungere gli obiettivi previsti non si può però prescindere dalla moodboard.

Conoscere i segreti delle varie professioni può essere interessante e suscitare notevole curiosità, anche se si tratta di un lavoro che non abbiamo la possibilità di svolgere in prima persona. Questo può accadere, ad esempio, se si tratta di qualcosa a cui potremmo essere interessati indirettamente per qualcosa che riguarda la nostra vita di tutti i giorni. A quel punto può essere indispensabile sapere alcuni dettagli, così da stabilire a chi ci si debba rivolgere per andare sul sicuro.

È il caso dell’interior designer, a cui possiamo fare riferimento se abbiamo bisogno di una consulenza su come arresare la casa, sia se si è indecisi sul da farsi, sia se si vuole cercare di comprendere quali siano le tendenze sul mercato, così da stabilire se possano fare al caso proprio.

L’interior designer e il supporto della moodboard

Un interior designer che si rispetti deve cercare ovviamente di conoscere quali siano le tendenze nell’ambito dell’arredamento, cercando di offrire una panoramica al cliente, ma con un occhio ovviamente a quelli che sono i suoi gusti ed esigenze, sulla base dell’ambiente che si va a lavorare. Non può che servire a poco soddisfare i desideri se questi appaiono poco congeniali al tipo di casa che si andrà ad arredare.

In casi simili a volte sono proprio le persone che sembrano essere più integerrime e convinte delle loro idee che possono poi cambiare opinione se si rendono conto di eventuali altre ipotesi che possono essere altrettanto allettanti. Se si vuoel un lavoro che sia il più preciso possibile non si può prescindere da un elemento ormai indispensabile per ogni professionista, la moodboard.

interior designer moodboard

I non addetti ai lavori potrebbero non sapere di cosa si tratti, anche se in realtà potrebbero averne vista una pur non conoscendone il nome. Questa non è altro che una rappresentazione visiva di concetti e idee creata utilizzando una disposizione di immagini, testi e altri materiali di design. Nel corso della progettazione la moodboard può arricchirsi di possibili ipotesi che possono venire alla mente man mano che ci si accorda, esattamente come può accadere quando si è in fase di valutazione di un’opera.

Uno strumento importante

Avere una moodboard può essere quindi importante per ogni interior designer, che ha così una traccia da seguire, pur avendo comunque la possibilità di integrarla o modificarla in corso d’opera. È bene quindi che un cliente possa fare presente quando possa essere utile al professionista a cui si rivolge se non dovesse vederne una, si possono evitare infatti anche le “sorprese” man mano che si prosegue con i lavori.

Questa può trasformarsi in una sorta di tavolozza a cui ispirarsi, esattamente come accade per i pittori, così da avere un punto di riferimento da cui partire, utile sia per il cliente sia per chi sta gestendo tutto. Si evita così di correre un rischio che può rivelarsi sgradevole, ovvero dimenticare quello che ci si era prefissi in fase di accordo.

Dal brainstorming alla selezione

Quando si deve fare un progetto, qualunque essere possa essere, sarebbe importante fare un brainstorming, operazione di cui abbiamo certamente sentito parlare in diversi ambiti. Basti pensare, ad esempio, ai pubblicitari, che si trovano a realizzare una campagna e devono quindi raccogliere le varie proposte per poi scegliere quella finale ritenuta migliore, allo stesso modo accadrà una cosa simile anche con un interior designer.

Nella prima fase il professionista e i suoi collaboratori provano a capire quali siano i trend che si adattano meglio all’ambiente che si dovrà arredare, per poi confrontarsi con il cliente, cercando di trovare qualcosa che possa essere per lui congeniale. Si prosegue poi cercando una serie di campioni che possano far comprendere meglio quello che si andrà a creare ben prima della realizzazione finale.

 

Di Ilaria Macchi

Laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano, sotto il segno della Bilancia, da sempre appassionata di giornalismo e comunicazione a 360 gradi. Mi piace scrivere di tutto, amo lo sport, e il calcio in modo particolare, oltre a moda e Tv.